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#openai

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openai contro il fischiosoffiante con suicidio inaspettato!

A proposito di tutto questo nuovo casino con ChatGPT, ma allo stesso tempo parlando di altro perché davvero non ce la faccio più… Agli art-bro che vorrebbero un cambiamento in positivo nel mondo per quanto concerne le intelligenze artificiali generative, io consiglierei, piuttosto che sterilmente attaccare quelle persone private che scelgono di essere utenti finali della tecnologia, di tenere viva la memoria di un particolare avvenimento (ed eventuali altri affini che spero non capitino, ma mai dire mai)… 😯

Ricordate quando, a fine novembre 2024, #OpenAI ha suicidato un ex-dipendente? Probabilmente no, perché in quel periodo (la notizia iniziò a girare qualche settimana dopo), a differenza di quando lo stesso tipo di merda accadde per mano di Boeing, l’attenzione riguardo gli atti omicidi era purtroppo o per fortuna tutta focalizzata su Luigi Mangione. La notizia è passata così tanto in sordina che, per quanto io la sapessi da tempo, non riesco a ricordare neanche se l’ho saputa subito o più tardi. 😓

In breve, questo signore di nome Suchir Balaji ha lavorato come ricercatore ad OpenAI per un po’ (qualche anno?), per poi licenziarsi per motivi etici, perché non voleva più contribuire a tecnologie che riteneva fossero più dannose che benefiche. Poi ha iniziato a parlare pubblicamente dei lati oscuri scoperti lavorando lì, diventando quindi un #whistleblower, e avrebbe dovuto a breve testimoniare nella causa di copyright del New York Times contro la compagnia in quanto possessore di “documenti unici e rilevanti”. E quindi, logicamente è stato trovato morto in casa prima che potesse andare a testimoniare. 🙏

Attualmente, la causa di morte legalmente riconosciuta è per l’appunto #suicidio, ma puntualmente, come in tutti questi casi, ci sono cose che non quadrano… non ha lasciato note, non mostrava segni di voler fare niente del genere, e soprattutto nessuno ha rivelato quale sarebbe stato il metodo di questo fantomatico suicidio, qualcosa che si dovrebbe venire a sapere dall’autopsia. La madre dice anche che, dopo la sua morte, sono spariti dei documenti in suo possesso che avrebbero potuto contribuire a provare le magagne di OpenAI, e che il giorno prima della #morte aveva anche festeggiato felicemente il compleanno. 🧨

Poi oh, certamente, tutto può essere… magari da un giorno all’altro gli sono venuti i sensi di colpa per aver anche solo lavorato ad una compagnia come OpenAI, che ha poi scoperto come estremamente immorale una volta dentro, e allora non ce l’ha fatta più… quant’è la probabilità, 0.1%? Per quanto questo mi metterà nella stessa barca di complottisti del calibro di Musk, io dico che è omicidio, e spero francamente che vengano fatte delle indagini per bene, al posto di queste autopsie sommarie che il poveraccio ha subito… ma se si spende il tempo a partecipare alle guerre tra poveri sull’uso dell’IA, anziché spargere la voce su queste cose, la speranza possiamo sotterrarla per bene. 🗑️

TelegramInforma Pirata: informazione e notizieIl whistleblower di OpenAI trovato morto a 26 anni in un appartamento di San Francisco A ottobre, il ricercatore di intelligenza artificiale di 26 anni ha sollevato preoccupazioni circa la violazione della legge sul copyright da parte di OpenAI quando è stato intervistato dal New York Times. https://techcrunch.com/2024/12/13/openai-whistleblower-found-dead-in-san-francisco-apartment/

ChatGPT entfacht mit Studio-Ghibli-Stil neue Urheberrechtsdebatte
OpenAI sorgt mit seiner neuen Bildgenerationsfunktion für Kontroversen. Der Stil von Studio Ghibli wird ohne Erlaubnis genutzt, was rechtliche und ethische Fragen aufwirft.

Der Bildgenerator 4o Image Genera
apfeltalk.de/magazin/news/chat
#News #Tellerrand #4oImageGeneration #Apple #chatGPT #Google #KI #Microsoft #OpenAI #StudioGhibli #Urheberrecht

Rethink the fun in this trend.

Transforming your selfies into "#Ghibli-style" images involves giving #OpenAI access to your photos—here’s why that’s concerning:

1. After sharing, you forfeit control. Your images might be used in unintended ways.
2. AI systems could use your photos for training without your permission.
3. Your data might be sold or utilized for personalized advertising.

ghiblificaggio gipittico e la pazzia che ne consegue (foto anime in stile Studio Ghibli e non solo con ChatGPT)

Che dire… Tutti stanno decisamente impazzendo per il nuovo modello di generazione di immagini di #ChatGPT, precisamente integrato dentro GPT-4o (non ho capito perché non hanno semplicemente aggiornato DALL-E, bensì hanno ficcato un modello di immagini dentro un modello linguistico, ma facciamo finta che va bene così), che ora riesce a fare cose pazzesche, mai viste prima con una tale accessibilità per un modello general-purpose, generando (tra le infinite cose) anche immagini secondo quasi qualunque stile rubato si chieda… 😬

Problemino: questo impazzimento collettivo pare essere solo o di eccitazione o di disgusto. Sia mai che su Internet si prenda una posizione bilanciata riguardo argomenti controversi, tipo come quella che io, in quanto essere quasi-perfetto, ho fatto mia… o come quella di questo video, che mi va di condividere perché (nonostante il titolo mi facesse presagire la narrazione di un techbro menefreghista) fa abbastanza bene il punto della storia, ed è ben bilanciato parlando anche delle problematiche che questa #tecnologia oggettivamente porta ancora più a galla di prima. 😿

https://www.youtube.com/watch?v=p04HiKJWxac

Solo da questo video in effetti — e, indirettamente, dal post del blog di #OpenAI, che vi sconsiglio di aprire visto che in qualche modo il loro sito di notizie marcio mi manda al 100% la CPU del fisso — ho scoperto che l’aggiornamento in questione è estremamente generale, a tutto tondo… Eppure, tutti quanti, con un’ubriachezza che può essere rabbiosa o allegra ma sempre ubriachezza resta, si stanno a lungo focalizzando sul fatto che con questo nuovo aggeggio si possano ora generare immagini con lo stile dello Studio #Ghibli. 😱

E quindi, via di accuse avanti e indietro, e di posizioni prese rifiutando a priori le opinioni opposteDa un lato si dice che chi dice di amare lo Studio Ghibli, ma poi genera immagini nel loro stile usando questi modelli, in realtà non lo ama (e non è buon punto, perché è ovvio che normalmente quando si dice di amare qualcosa di non vivente non si usa la definizione effettiva di amore, bensì una egoistica che può essere parafrasata in gradimento o piacere, che è quindi qualcosa che è anzi rinforzato da queste azioni)… e dall’altro lato, i techbro si incazzano e rispondono di merda alle critiche anche educate, anziché semplicemente estendere per bene il non-fregamento. Non ce la faccio tipo più… 🗡️

Vabbé, lo sapete già come la penso io. Più tardi forse darò da mangiare a ChatGPT una delle mie foto pubbliche, chiedendo di aggiustarla in stile Ghibli, giusto per vedere cosa caccia fuori, e magari farò un post ma magari no… ma, finito il momento, non ci farò assolutamente nulla di pratico; perché personalmente non mi piace affatto che il motivo cardine per cui una cosa del genere è possibile è perché una compagnia for-profit si è appropriata del lavoro decennale degli artisti di turno, violando non tanto il copyright in senso legale quanto il diritto d’autore in senso morale. 💩

Questo vale non solo per le immagini stile Ghibli, ma per tutti gli stili di artisti che si chiede di replicare, e a proposito dei quali, ripeto, non capisco come mai questa isteria collettiva non ci sia al momento… Evidentemente i techbro si sentono particolarmente ribelli nello sfidare moralmente Hayao #Miyazaki, che famosamente si è sempre opposto all’IA generativa, definendola addirittura “un insulto alla vita stessa” (!)… ma allo stesso tempo gli artbro non riescono a chillarsi minimamente, sentendo (giustamente per me eh, lo ripeto) che il maestro possa diventare a rischio suicidio dopo questa storia. 😔

#ChatGPT#AI#IA

Re: The #Ghibli #AIArt craze:

As someone who mucks about in AI Art as a real hobby, stealing someone’s look so blatantly as #openAI has, though technically impressive, is a mockery of not just art in general (taken to the nth degree), but the hobby of AI art as well.

You don’t, and won’t, achieve the nuance the original art intends to portray, and cheap imitation of a style is just lazy as fuck. The hobby is about stretching the limits, not grand theft.

Miyazaki is pissed, and should be.